Data e luogo

martedì 6 luglio ore 21.45
Posa degli Agri
via Orsaretto, 4
Polverara

 

LA SCIMMIA

di e con Giuliana Musso
liberamente ispirato al racconto Una relazione per un’accademia di Franz Kafka
traduzione e consulenza drammaturgica Monica Capuani
musiche originali Giovanna Pezzetta
direzione tecnica Claudio Parrino
costumi Emmanuela Cossar

La scimmia è il corpo che vive, sente e quindi pensa.
È l’animale pienamente umano.
La scimmia siamo noi.

Un essere per metà scimmia e per metà uomo appare sul palcoscenico. È un vero fenomeno: parla, canta e balla. Un buffone, un mostro comico. È nato dalle ferite dell’anima di Franz Kafka, nel 1917, mentre i nazionalismi facevano tremare le vene dell’Europa. Rivive oggi, dopo cent’anni, in una nuova riscrittura di Giuliana Musso, con una più forte consapevolezza politica ed esistenziale. La protagonista si rivolge a un uditorio di illustri accademici e racconta la sua storia: scimmia libera, unica sopravvissuta di una battuta di caccia, ingabbiata e torturata, per sopravvivere alla violenza sceglie di imitare gli umani che l’hanno catturata. L’unica resistenza è l’adattamento.

«Il tema principale che ho voluto sviluppare – spiega Giuliana Musso – è l’adattamento dell’individuo ad un sistema culturale violento, dominante, pericoloso. Violento perché normalizza la violenza, dominante perché gerarchizza tutti gli esseri viventi, pericoloso, perché ci spinge a una razionalità disumanizzante. Un’altra forte motivazione è la mia passione per la natura buffonesca dei caratteri di commedia. Questo personaggio è a suo modo un buffone, tenero come Charlot, diabolico come un arlecchino. La Scimmia è diventata un attore del varietà e parla ai Signori dell’Accademia: facendo il cretino per il pubblico nutre la sua infinita fame di umanità. Ridendo di quello stesso pubblico che compiace ogni sera, trova uno spazio di libertà».